Dicembre 5, 2024
Pink Floyd Division Bell - Aden Hynes Sculpture Studios 2 (1)

Aden Hynes è uno scultore di polistirolo e ha una società da oltre 30 anni che realizza opere di ogni tipo anche per lo spettacolo. Ha realizzato sculture per moltissimi marchi illustri dalla saga di Harry Potter alla Nintendo, dalla Michelin alla Ford, dagli Iron Maiden fino ai Pink Floyd.

FC: La tua azienda opera da 30 anni nel mondo dell’arte: cinema, televisione, teatro, ecc. Avresti mai pensato che un giorno uno dei tuoi clienti sarebbero stati i Pink Floyd, uno dei migliori gruppi rock mai esistiti?

AY: La vera domanda è: avranno mai pensato loro che un giorno avrebbero lavorato con me?! (ride) È sempre un privilegio lavorare con artisti, musicisti e uomini d’affari così affermati. Più che lo status di celebrità, la vera ricompensa è vedere il lavoro apprezzato anche a distanza di tanti anni.

FC: Per i Pink Floyd hai creato le statue di pietra per The Division Bell, quelle sul retro della copertina dell’album. Penso che sia un onore per te visto che è stato un disco che ha venduto moltissimo e la copertina è diventata iconica, un simbolo.

AY: Ciò che inizia semplicemente come un concetto, è bello vederlo diventare qualcosa di riconosciuto a livello globale. È fantastico far parte di quel tratto di strada e della storia della band.

FC: Hai anche creato il busto di Syd Barrett per il video di High Hopes. Ma ora ti faccio una domanda personale. Ti piace la musica dei Pink Floyd?

AY: Mi piace la musica dei Pink Floyd perché è qualcosa con cui sono cresciuto. Abbiamo ascoltato i Pink Floyd in studio mentre lavoravamo ai loro progetti, perché ci sembrava giusto! Se mai pubblicassero un album reggae per me andrebbe ugualmente bene (ride)

FC: Recentemente hai realizzato una replica del dirigibile per la mostra Their Mortal Remains. Immagino che dal 1994 ad oggi tu abbia incontrato Storm Thorgerson o Aubrey Powell dello studio Hipgnosis. Hai qualche aneddoto particolare da raccontare?

AY: Ho incontrato Storm diverse volte nel corso degli anni. Il primo incontro è stato a Londra, e riguardava la creazione delle teste in pietra e metallo per la copertina dell’album The Division Bell. A me e ad un altro artista sono state presentate due buste contenenti ciascun progetto tra cui scegliere alla cieca. Ricordo che Storm aveva una tale presenza sul set, che anche il più piccolo accenno alla voglia di cioccolato, potevi sentire la parola “cioccolato” ronzare nelle cuffie della troupe, affinché qualcuno andasse immediatamente al garage più vicino a prendere una vasta selezione di cioccolato. La sua reputazione lo ha preceduto e ha sempre ottenuto ciò che voleva, ma mi ha sempre trattato molto bene. Qualche hanno dopo è venuto a trovarmi nel mio studio, quando era particolarmente malato e, nonostante fosse su una sedia a rotelle, stava ancora lavorando e ha comunque fatto ciò che voleva fare! Mi è dispiaciuto apprendere della sua scomparsa nel 2013.

FC: Hai altri progetti futuri con i Pink Floyd o altri gruppi rock?

AY: Abbiamo lavorato molto con gli Iron Maiden negli ultimi due decenni, nei quali abbiamo creato giganteschi oggetti scenici per i palcoscenici dei tour mondiali, di solito raffiguranti la loro mascotte: Eddie the Head. Questi per noi sono sempre stati progetti divertenti, come con i Floyd. Amiamo le band che vogliono davvero mettere su uno spettacolo per i loro fan.

Tra le altre cose Aden ha realizzato, solo per sfizio personale, le teste in metallo di The Divison Bell e vi consiglio di visitare il sito della Sculpture Studios e dare un’occhiata al loro canale YouTube dove ci sono dei video fantastici.

Intervista di Francesco Madonia. Traduzione a cura di Matteo Gherardi

Questo lavoro è concesso in licenza con CC BY-NC-ND 4.0

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2 thoughts on “30° ANNIVERSARIO DI THE DIVISION BELL – INTERVISTA ESCLUSIVA AD ADEN HYNES, LO SCULTORE DELLE TESTE DI PIETRA

  1. Finita di leggere ora: questa intervista è una vera chicca per un appassionato di 𝑇ℎ𝑒 𝐷𝑖𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛 𝐵𝑒𝑙𝑙 come me. Penso, inoltre, che Aden Hynes abbia fatto un gran lavoro con quelle due iconiche teste che sono raffigurate sulla copertina dell’album. Personalmente io ho sempre trovato quella copertina affascinante, misteriosa e mastodontica, oltre che evocativa (una delle più evocative ed affascinati di sempre, secondo me), grazie all’idea di quel genio di Storm Thorgerson, grandissimo grafico e ideatore di copertine per dischi musicali.
    Ti ringrazio molto per avermi linkato questa intervista.
    Un saluto.

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