Luglio 27, 2024

Da qualche settimana è comparso sul sito de La Cinémathèque française la famosa intervista di Adrian Maben ai Pink Floyd, conosciuta come Chit Chat With Oystrec. Una chiacchierata di circa mezz’ora con i Pink Floyd nello Studio Europa Sonor di Parigi a Dicembre del 1971, dove la band stava perfezionando il mixaggio di Live At Pompei. Questo reperto era già possibile vederlo visitando gli scavi della città campana, infatti nei sotterranei dell’anfiteatro si trova uno schermo dove viene trasmesso in loop. Il risultato di questo filmato è a dir poco eccezionale e sorprendente, dando un’idea chiara e precisa di chi erano i Pink Floyd prima del successo planetario di The Dark Side Of The Moon. C’è da precisare che sicuramente Maben rimase ancora più “sconvolto” da questo dialogo, proprio perché i Floyd all’epoca erano abituati a non rilasciare nessuna intervista. Ascoltando tutto il dialogo, pieno zeppo di british humor, si nota una certa complicità fra i quattro e si delinea anche il carattere del gruppo. Wright è sicuramente il più timido, almeno di fronte alle telecamere. Gilmour, con il suo sorriso da sciupafemmine, è molto spigliato. Waters, è quello che si prende gioco più di tutti di Maben, ma allo stesso tempo è quello che si fa più domande a se stesso. Sapendo, a posteriori, i testi che scriverà successivamente, rimane molto facile capire le sue interpretazioni. Ma di tutti, quello che sorprende è sicuramente Mason. Conosciamo il suo uso infallibile dell’umorismo, ma il tratto caratteriale che ne esce è quello di un ragazzo sicuro e deciso, lanciato verso i suoi obiettivi. Quello che oggi ci sembra il più mite, solo perché va d’accordo con tutti, in realtà si presenta come un giovane, non ancora trentenne, già con le idee chiare, una persona astuta e realista. I quattro Floyd insieme si prendono gioco di Maben, e danno la sensazione che siano molto uniti, complici, anche nelle più banali risposte, ma alla fine confessano che litigano spesso e non affrontano i problemi, lasciandoli passare come se il tempo sistemasse le cose. La fine la conosciamo già.

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L’ALTRO LATO DEI PINK FLOYD by Francesco Madonia is licensed under CC BY-NC-ND 4.0

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