The Dome, Brighton, Inghilterra.
“Lo scorso lunedì Jimi Hendrix ha tenuto il suo secondo concerto alla Royal Albert Hall di Londra e i Pink Floyd si sono esibite al Dome. Non hanno suonato però la Symphony In Sixteen Parts. Non importa. Il gruppo dà il meglio di se nei due lunghi strumentali Interstellar Overdirve e A Saucerful Of Secrets. Saucerful è la title track del loro ultimo album. La loro versione di questo brano è stata semplicemente incredibile, con la superba batteria di Mason che conduceva al centro di un caos polifonico, tra echi di spazi interstellari. Waters si aggirava sul palco come un capitano su un ponte di una nave spaziale, spingendosi ancora di più nel cuore dell’oscurità. Nei suoi momenti migliori il gruppo si spinge dove nessuno è mai arrivato. Lo splendido assolo di organo che porta verso la conclusione dello show dimostra che Rick Wright è il miglior organista britannico. Nell’ultimo brano, More Light, ottime esecuzioni di Gimore alla chitarra speed-freak e di Waters al basso. Qui, come in Set The Controls, Roger Waters dà prova di essere un autore addirittura migliore di Syd Barrett; la dipartita di quest’ultimo non ha danneggiato il gruppo, che anzi forse se ne è avvantaggiato. Lo stile vocale di Waters è curiosamente pacato: minaccioso, troppo flebile per intendere le parole ma abbastanza udibile per farne comprenderne il senso. Quale futuro? Il prossimo album non sarà la loro sinfonia, di cui al momento non sono soddisfatti. La suoneranno di nuovo in qualche altra occasione, ma in altra forma. Non hanno interesse per una musica preconfezionata.” (Wine Press , rivista studentesca della Sussex University)