Jack Osbourne contro Roger Waters: polemica social tra musica, memoria e provocazioni
La polemica che in queste ore sta infiammando i social nasce da un’intervista concessa da Roger Waters a The Independent Ink lo scorso 12 agosto. L’ex Pink Floyd, parlando di come la cultura pop venga spesso utilizzata come strumento di distrazione collettiva, ha citato alcuni nomi noti come Taylor Swift e Kim Kardashian, prima di spostare il discorso sul compianto Ozzy Osbourne.
Le parole di Waters non sono passate inosservate:
“Ozzy Osbourne, che è appena morto, che Dio lo benedica in qualunque stato sia stato per tutta la sua vita, non lo sapremo mai. Anche se è stato ovunque in TV per centinaia di anni, con la sua idiozia e le sue sciocchezze. La musica, non ne ho idea. Non me ne frega niente.”
Waters ha rincarato la dose aggiungendo di non essersi mai interessato ai Black Sabbath, né alle provocazioni da palcoscenico: “Non ho interesse a mordere la testa di polli o qualsiasi cosa facciano. Non potrebbe importarmene di meno, sai”. Quando l’intervistatore gli ha fatto notare che si trattava di un pipistrello, la risposta di Waters è stata lapidaria: “Oh mio Dio, è persino peggio, no?”
Successivamente, l’artista ha chiarito il senso della sua visione: per lui la musica è arte, attivismo e impegno politico, non semplice intrattenimento o spettacolo televisivo.
Le dichiarazioni hanno scatenato l’indignazione della famiglia di Ozzy. Nella giornata di oggi, 3 settembre, il figlio Jack Osbourne ha pubblicato un durissimo post sui social:
“Hey Roger Waters. Fottiti. Quanto sei patetico e fuori dal mondo. L’unico modo in cui sembri attirare attenzione oggi è vomitando stronzate sulla stampa. Mio padre ha sempre pensato che tu fossi un coglione – grazie per averglielo confermato.”
Un attacco diretto, che ha subito trovato eco nelle community di fan di entrambi gli artisti, generando divisioni e prese di posizione.
Non si tratta, tuttavia, del primo episodio recente in cui la famiglia Osbourne si trova a difendere la memoria del frontman dei Black Sabbath. Solo poche settimane fa, la figlia Kelly Osbourne aveva polemizzato con la wrestler Becky Lynch, colpevole di aver ironizzato pesantemente su Birmingham, città natale di Ozzy, durante uno show della WWE. Qui addirittura, la wrestler aveva definito Ozzy come l’unica cosa buona nata a Birmingham, ma non è bastato per essere attaccata dalla figlia.
Al di là dei toni usati – certamente bruschi e poco rispettosi – la dichiarazione di Waters sembra colpire più l’immagine televisiva di Ozzy, cristallizzata dal reality The Osbournes (2002-2005), che la sua carriera musicale. Un programma che, all’epoca, trasformò il “Prince of Darkness” in un personaggio quasi caricaturale, amplificando fragilità e contraddizioni davanti a milioni di spettatori.
D’altra parte, è innegabile che le uscite di Waters si inseriscano in una lunga tradizione di provocazioni che hanno sempre caratterizzato il suo pensiero pubblico: radicale, politico, spesso scomodo. E, come spesso accade, le reazioni immediate rischiano di oscurare le sfumature del discorso, riducendolo a semplice polemica personale.
Resta però il dubbio se un simile scontro, giocato su memoria e parole al vetriolo, serva davvero alla musica o piuttosto al dibattito spettacolarizzato tipico dei nostri tempi.

Acquista Live From Prague – 4xLP – 2xCD – Blu Ray – DVD

Acquista Pink Floyd At Pompeii – 2xLP – 2xCD – Blu Ray – DVD



La più grande stupidaggine che percorre i nostri tempi; la polemica gratuita e su tutto.
Preferirei concentrarmi sulla musica.
Grazie come sempre del vostro impegno alla ricerca di tutto quanto percorre il mondo dei PF.
Grazie a te Michele di seguirci. Ero titubante se fare o meno l’articolo, ma sui social girano delle cose che rasentano veramente la normalità. Ho cercato di essere il più obiettivo possibile cercando di andare fino alla fine delle cose. Una polemica gratuita inutile e aggiungo a distanza quasi di un mese.
Finalmente la prossima settimana si torna a parlare di musica. (almeno spero)
Alla fine siamo sempre in fibrillazione per qualsiasi cosa parli dei PF.
A volte invidio i ragazzi di oggi perché hanno delle opportunità di seguire i loro beniamini ben sopra tutte le aspettative. Ma dura poco. Sono abituato che le notizie corrano molto lentamente, un po’ come si aspettava l’unico mensile che parlava di musica negli anni 70/80.
E quindi il vostro sito è una manna dal cielo per chi vuole seguire i nostri beneamati .
Grazie ancora per gli sforzi.