
Dopo il successo della prima tappa dedicata ai Beatles, la Fondazione Luigi Rovati di Milano è pronta ad aprire la seconda parte del ciclo espositivo Echoes. Origini e rimandi dell’art rock britannico, a cura di Francesco Spampinato. Dal 14 giugno al 27 luglio 2025, il Padiglione d’Arte ospita Pink Floyd, Yes, Genesis. Nuove percezioni della realtà, una mostra che esplora l’universo visivo e concettuale di tre giganti della musica progressive britannica.
Attraverso un percorso che unisce arte contemporanea, illustrazione e design grafico, la mostra ricostruisce l’immaginario psichedelico e surrealista che ha accompagnato le produzioni visive di Pink Floyd, Yes e Genesis dagli anni Settanta in poi. Si parte da un’opera del pittore metafisico Alberto Savinio, ponte simbolico tra le avanguardie del primo Novecento e l’estetica visionaria del rock.
Di grande impatto le sezioni dedicate alle cover iconiche: i dipinti originali di Roger Dean, architetto visivo del mondo fantastico degli Yes; le celebri fotografie concettuali firmate Storm Thorgerson/Hipgnosis per i Pink Floyd, tra cui il prisma di The Dark Side of the Moon, l’uomo in fiamme di Wish You Were Here e il maiale volante di Animals, realizzato con Jeffrey Shaw.
Per i Genesis, si espongono le opere di Paul Whitehead, autore delle copertine di Trespass, Nursery Cryme e Foxtrot, quest’ultima con la leggendaria “volpe in abito rosso”. Presenti anche gli acquerelli originali di Colin Elgie per A Trick of the Tail e Wind and Wuthering, veri e propri racconti illustrati in forma musicale.
A dialogare con questo immaginario visivo, una sorprendente installazione dell’artista svedese Nathalie Djurberg, che con il suo mondo fiabesco e disturbante fatto di pillole colorate, reinterpreta i temi della percezione e dell’allucinazione con un linguaggio contemporaneo.
Informazioni utili
📍 Fondazione Luigi Rovati – Corso Venezia 52, 20121 Milano
🕙 Da mercoledì a domenica, dalle 10:00 alle 20:00
🎟️ Ingresso gratuito
Una tappa imperdibile per chi vuole riscoprire la dimensione più visionaria del rock britannico. La mostra si concluderà il 27 luglio, per poi lasciare spazio alla terza e ultima parte del ciclo dedicata a Peter Gabriel, in apertura il 27 agosto.